Le gengive gonfie sono un disturbo piuttosto comune associato quasi sempre ad una inadeguata igiene orale, oltre che ad altre patologie della bocca.
Accumulo di placca e tartaro nelle infiammazioni gengivali
La condizione naturale dei tessuti di sostegno dei denti è di un colore rosa indicativo di denti sani. A volte però ci si trova ad avere le gengive gonfie, sintomo di un problema da non trascurare, specialmente quando si aggiungono sanguinamento e dolore. Tra le cause più dirette dell’infiammazione gengivale vi sono l’accumulo di placca e tartaro, elementi collegati tra loro ma che nella pratica hanno due composizioni differenti. Di norma questi vengono chiamati in causa principalmente quando si parla di patologie erosive dello smalto, dimenticando che anche le gengive vengono notevolmente coinvolte.
Nel dettaglio la placca è sostanzialmente una patina trasparente ed estremamente adesiva che si forma fisiologicamente dai batteri presenti nel cavo orale. È generata in seguito alla masticazione dei cibi, ed è reversibile se costantemente rimossa con uso quotidiano di spazzolino, dentifricio e filo interdentale. Al contatto con la saliva la placca in eccesso può però trasformarsi in tartaro, duro e di colore giallastro, asportabile solo dal dentista durante la pulizia dei denti. La calcificazione del tartaro intorno alle superfici parodontali molli o sotto di esse, provoca le gengive gonfie e necessita la rimozione professionale con apposita detartrasi. Il tartaro gengivale a differenza di quello dentale, è quasi sempre incolore, quindi più insidioso e difficile da individuare.
Patologie e condizioni correlate alle gengive gonfie
Sono numerose che patologie della bocca o le condizioni che possono dare origine o aggravare un problema come le gengive gonfie, tra quelle più direttamente legate a questo disturbo:
• Gengivite. Infiammazione di origine batterica associata ad arrossamento e sanguinamento. Se non curata può aggravarsi in parodontite.
• Carenze alimentari e vitaminiche. La mancanza o l’insufficienza di determinati nutrienti e di determinate vitamine (C, gruppo B, K) ha effetto sull’intero organismo, manifestandosi anche con le gengive gonfie.
• Carie. Nonostante sia un’infezione erosiva che attacca lo smalto e la dentina, può oltrepassare queste barriere e arrivare anche alle gengive.
• Parodontite o piorrea. La risposta infiammatoria all’accumulo di placca e tartaro può compromettere le strutture di sostegno dei denti, rendendoli meno stabili fino alla loro caduta.
• Dentizione. L’eruzione dei primi denti nei bambini può causare processi infiammatori e quindi anche gengive gonfie.
• Patologie sistemiche e indebolimento del sistema immunitario. Malattie cardiovascolari, diabete, immunodeficienze e patologie oncologiche si evidenziano anche a livello del cavo orale con presenza di gonfiore gengivale o sanguinamento.
• Gravidanza. Mutamenti ormonali e cambiamenti nel PH della saliva possono influire sullo stato di salute delle gengive.
• Apparecchi ortodontici e impianti dentali. Spesso l’utilizzo di protesi odontoiatriche fisse o mobili scatena reazioni infiammatorie e anche gengive gonfie.
• Terapie farmacologiche e mediche. Trattamenti clinici o assunzione prolungata di particolari medicinali possono causare o aggravare affezioni a carico di denti e gengive.
• Manovre di igiene orale scorrette. Uso eccessivo o non appropriato del filo interdentale, impiego di spazzolino con setole troppo dure o spazzolamento violento, invece che prevenire problemi dentali li possono provocare o peggiorare.
• Stress. Periodi di lavoro intenso, affaticamento psico-fisico mettono a dura prova le naturali difese dell’organismo e i meccanismi di recupero. Il corpo così reagisce dando segnali di malessere, ed uno di questi può essere proprio il gonfiore gengivale.
Salute gengivale a stile di vita sano
Lo stile di vita e l’alimentazione sono ugualmente determinanti per mantenere una buona salute di denti e gengive. In particolare sarebbe meglio evitare o limitare fumo, alcol, bevande zuccherate e dolci. Ciò non vuol dire che bisogna necessariamente essere dei “monaci” ma piuttosto che qualche eccezione ogni tanto non deve però diventare la regola. Il cibo e le abitudini quotidiane sono ciò che più influenza il benessere dell’organismo e del cavo orale, quindi per curare o eliminare le gengive gonfie, tanto per cambiare, si dovrebbe mangiare verdura, ortaggi, legumi e frutta, possibilmente con la buccia. Le gengive sono una parte essenziale del tessuto parodontale, perché sostengono gli elementi dentari, li tengono saldi e proteggono le radici dei denti da potenziali aggressioni batteriche. Se infiammate, malate o gonfie possono ritirarsi, lasciando scoperte e indifese aree dentali facilmente attaccabili proprio perché non rivestite da smalto e dentina.
Rimedi naturali per le gengive gonfie
Oltre alla prevenzione e alle cure odontoiatriche specialistiche, per risolvere il problema delle gengive gonfie si può ricorrere anche a rimedi del tutto naturali. Di seguito alcune soluzioni tratte dall’erboristeria e da antiche cure tradizionali:
• Aloe (Aloe vera). Antiinfiammatorio con blande capacità anestetiche che calma le irritazioni e dona una piacevole sensazione di freschezza.
• Collutori a base di oli essenziali di pompelmo (Citrus Paradisi). Ottime capacità antinfiammatorie.
• Salvia (Salvia officinalis) e menta (Mentha piperita). Antisettiche naturali e rinfrescanti.
• Acqua e sale.
• Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus). Effettuare dei risciacqui con questo tipo di soluzione aiuta a rinforzare le difese immunitarie.
• Tè. Effettuare risciacqui con il tè è un buon rimedio per mantenere denti e gengive sane grazie alle proprietà astringenti dei tannini contenuti nella bevanda.
• Camomilla (Chamomilla Recutita). Azione lenitiva che allevia le infiammazioni e cura le gengive gonfie.
• Echinacea (Echinacea purpurea). Sostanza con naturali proprietà immunostimolanti.
• Rametti di pino, figlie di salvia e corteccia secca. Da masticare per prevenire il gonfiore e il sanguinamento delle gengive.
Odontoiatria cosmetica e problemi alle gengive
Nel campo dentistico vi sono trattamenti di tipo più cosmetico che terapeutico con possibili ripercussioni a livello della salute orale. Più precisamente di parla dello sbiancamento dentale, sia quando questo viene effettuato professionalmente che in modalità “fai da te” con prodotti comuni quali dentifrici e strisce adesive. Avere denti bianchissimi non è necessariamente sinonimo di salute orale, in quanto proprio questo tipo di procedimenti a volte risultano troppo aggressivi in determinate condizioni o per particolari soggetti più sensibili. Lo sbiancamento dentale effettuato presso studi specializzati viene fatto tramite l’impiego di gel al perossido di carbamide con esposizione a speciali lampade a led.
Qualora i tessuti di sostegno dei denti siano già infiammati o vi siano in atto patologie locali (carie, parodontiti), lo sbiancamento può aggravare il problema causando gravi infiammazioni e gengive gonfie. Non di rado poi si sceglie di schiarirsi i denti con sistemi fatti in casa o con l’utilizzo di prodotti ad hoc acquistati senza troppa prudenza. I dentifrici e le faccette sbiancanti sono tutt’altro che innocue se si fa un abuso o se li si usa quando si è già predisposti a sviluppare irritazioni gengivali. Anche nel caso di una semplice terapia di bellezza per il sorriso sarebbe buona regola rivolgersi prima al proprio odontoiatra per verificare se vi siano controindicazioni o precauzioni di sorta.