Durante le feste i dolci sono tra i responsabili di carie e disturbi gengivali. Proteggiamoci con una buona igiene orale e tra i propositi per il nuovo anno, stop al fumo.
Siamo ufficialmente arrivati in quel periodo dell’anno in cui, complice il freddo e la varietà di dolci disponibili in questi giorni di festa, ci concediamo qualche golosità in più. Panettone, pandoro, torrone, croccante, cioccolato nelle varie forme, contengono una gran dose di zuccheri a cui dobbiamo prestare attenzione oltre che per la linea, anche per la salute dei denti.
Zucchero e placca batterica, infatti, creano un indebolimento allo smalto dentale e possono causare le temutissime carie. Ricordiamo che ogni volta che consumiamo qualcosa di dolce, i denti vengono esposti agli acidi per almeno un tempo pari a 20 minuti. Anche i più attenti alla linea che preferiscono il consumo di saccarosio non sono immuni da questo pericolo, anzi.
È pertanto importante ricordarsi di introdurre nella propria alimentazione una quantità di vitamine, minerali – soprattutto calcio, fluoro, fosforo e magnesio – che possano contribuire alla protezione del cavo orale, scongiurando l’erosione acida dello smalto. I più esposti a questo rischio sono anche i più piccoli, ai quali occorre ricordare e insegnare come effettuare una accurata e costante pulizia dei denti. È altresì importante evitare il consumo eccessivo di caramelle appiccicose che espongono con una maggiore pericolosità il cavo orale all’attacco batterico e alla permanenza degli zuccheri responsabili delle carie e di altre patologie, come ad esempio il diabete.
E visto che questo periodo dell’anno è quello dei bilanci ed è consuetudine fare buoni propositi per l’anno nuovo, inseriamoci anche quello di smettere di fumare, per regalare a noi e a chi ci sta accanto un maggiore benessere fisico e un ambiente più sano e pulito, ricordandoci anche che i rischi per la bocca legati al fumo sono davvero molto sottovalutati.
Dolci, zuccheri, diabete e denti
Esiste una correlazione tra il consumo di cibi a base di zuccheri, l’innalzamento della glicemia tipico dei soggetti diabetici e il rischio di soffrire maggiormente di malattie di denti e gengive. Il diabete, infatti, per la sua caratteristica immunodepressiva espone i pazienti alla possibilità di essere più vulnerabili agli attacchi batterici e quindi alle infezioni. La formazione di placca batterica, favorisce a sua volta l’insorgere di infiammazioni alle gengive che, ritraendosi, creano sacche contenenti una grande quantità di germi patogeni che aggravano maggiormente i processi infiammatori. A lungo andare questa condizione può portare ad una riduzione dell’osso che circonda il dente e di conseguenza a renderlo instabile fino a causarne la perdita. É pertanto importante per chi soffre di diabete, informare della patologia il dentista da cui si è in cura e sottoporsi a una accurata igiene del cavo orale, pulendo con molta attenzione i denti utilizzando spazzolino e filo interdentale. Il diabete può causare con facilità disturbi quali la secchezza delle fauci, ulcere, carie, infezioni varie tra cui il mughetto derivante dalla presenza di funghi che crescono nella bocca. È assolutamente prioritario, pertanto, per chi soffre di questa patologia sottoporsi a un costante controllo dei livelli di glucosio nel sangue e a visite specialistiche regolari dal dentista ogni sei mesi.
Tè e infusi, tra gli alleati del sorriso
Prendersi buona cura dei denti anche sorseggiando tè e infusi? Sì è possibile. Secondo un recente studio, condotto da un dietista e nutrizionista inglese e pubblicato su una rivista specializzata, sarebbero in grado di rafforzare lo smalto dei denti e di prevenire le carie.
Il potere terapeutico sarebbe da attribuire alla notevole fonte di fluoro caratteristica di queste bevande che, lasciate per lungo tempo in infusione, sono in grado di rilasciarne in maggiore quantità nel cavo orale. Il tè verde è un antibatterico naturale e aiuta, inoltre, l’equilibrio degli zuccheri. È coadiuvante nel controllo dei livelli di colesterolo nel sangue, previene la caduta dei denti ed è utile per contrastare malattie gengivali e la proliferazione di batteri come lo Streptococcus mutans – tra i principali responsabili della formazione della carie dentaria – e il Porphyromonas gengivalis – responsabile di alitosi, parodontite e malattie come Alzheimer, artrite reumatoide, disturbi cardiaci e polmoniti. La catechina presente nel tè è in grado di uccidere il ceppo batterico e grazie alle qualità antiossidanti che possiede, può arrestare lo sviluppo e la degenerazione delle patologie.
Il tè è infine molto ricco di Vitamina C – dalle note proprietà antibatteriche e cicatrizzanti – ed è un prezioso alleato per l’igiene e la pulizia del cavo orale. Oltre ad assumerlo come infuso, può essere impiegato per fare degli sciacqui e per lenire e decongestionare le mucose gengivali con un conseguente beneficio per il corpo e l’intero sistema immunitario.
Il fumo danneggia anche la bocca. Ecco alcuni buoni motivi per smettere
Sono molte le persone fumatrici che sottovalutano le problematiche che interessano la bocca, ecco qualche motivo valido per considerare di smettere.
Denti gialli. Il fumo ha la tendenza a ingiallire lo smalto dei denti, sia quelli naturali, sia quelli restaurati o sostituiti con protesi. La conseguente ruvidità della superficie dentaria, inoltre, aumenta la presenza di placca che può provocare carie e infiammazioni alle gengive.
Corrosione dentale. C’è una correlazione tra il fumo e l’abitudine a digrignare i denti durante la fase di riposo notturno. Questa cattiva abitudine, rende i denti più facilmente predisposti all’usura.
Ritiro gengivale. Diminuendo l’apporto di ossigeno nelle gengive a causa del fumo, la carica batterica è più vitale e può creare forme di parodontite più aggressive. In soggetti fumatori è maggiore la probabilità di un ritiro gengivale che può portare alla perdita precoce dei denti.
Alitosi. La presenza di alito cattivo con il fumo aumenta e poiché per contrastarlo spesso si ricorre al consumo di mentine, caramelle o chewing gum, si aggiunge anche un maggiore rischio di erosione dello smalto dentale.
Rischio di perimplantite. La perimplantite è un’infiammazione che si crea attorno ad un impianto, causandone la perdita proprio come avviene durante una parodontite (piorrea). Fumare aumenta questo rischio e incrementa anche l’insuccesso implantologico. Le ferite chirurgiche, inoltre, faticano a guarire a causa del fumo in quanto i tessuti ricevono meno ossigeno e sono più esposti a infezioni. La percezione del gusto risulta alterata. Il sapore degli alimenti e delle bevande viene come ridotto dall’assunzione di tabacco. Una condizione di cui ci si rende maggiormente conto quando si sta per qualche tempo senza fumare o si interrompe definitivamente. Il fumo è inoltre responsabile anche del colorito spento della pelle e facilita la formazione di macchie e di rughe anche intorno al contorno delle labbra.
Infine, sappiamo che l’80% dei carcinomi orali che coinvolgono labbra, lingua, gengive e le mucose della bocca, sono da attribuire all’assunzione di tabacco. Diversi ricercatori, sono concordi nell’affermare che i batteri gengivali sarebbero responsabili nella produzione di molecole infiammatorie che concorrono alla formazione di placche ateriosclerotiche che causano ictus e infarti e possono facilitare l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie, lesioni alle mucose e parodontiti.
Come ogni fine d’anno, è consuetudine fissare obiettivi e concentrarsi su quelli da seguire nei mesi che arriveranno dopo le feste. Che il fumo faccia male lo sappiamo, per cui dopo aver preso atto dei rischi che riguardano anche la bocca, smettere di fumare potrebbe rientrare tra i buoni propositi per migliorare la propria condizione psicofisica. Regaliamoci consapevolezza, controlli periodici e cure periodiche per far splendere il nostro sorriso durante le festività e per tutti gli altri giorni del nuovo anno in arrivo.