Quando si parla di protesi e impianti dentali molto spesso si fa confusine nell’identificare l’uno o l’altro, utilizzando di frequente i due termini come fossero dei sinonimi.
Differenza tra protesi e impianti dentali
Nella realtà soluzioni odontoiatriche come protesi e impianti dentali sono molto differenti tra loro, e si caratterizzano per la possibilità di rimuovere o meno la struttura si supporto. Innanzi tutto si ricorre a protesi e impianti dentali qualora una o più elementi nella dentatura del paziente sono mancanti o compromessi in maniera irreversibile. Ciò si verifica naturalmente con l’avanzare dell’età, in seguito a patologie quali parodontiti ad uno stadio avanzato, in conseguenza di traumi o per gli effetti collaterali di terapie mediche e farmacologiche massicce. In queste eventualità si valuta l’ipotesi di ricorrere a protesi e impianti dentali, con l’obiettivo di restituire al paziente la normale funzionalità.
I denti sono infatti necessari non solo alla masticazione, ma anche alla corretta respirazione e fonazione. Per pronunciare le parole la lingua ha bisogno di appoggiarsi alle strutture dentali, ed allo stesso modo anche inspirazione ed espirazione necessitano della naturale dentatura. Chiarita l’esigenza di riportare il soggetto ad una qualità della vita adeguata, occorre stabilire quale strada percorrere, tra protesi e impianti dentali. Nel primo caso si hanno presidi odontoiatrici mobili o removibili, da distinguersi a loro volta nelle tradizionali dentiere e ponti. La differenza anche qui dipende dall’assenza parziale o totale dei denti naturali, su cui i prodotti artificiali devono poggiarsi per avere sostegno e stabilità. Nel secondo caso si parla di trattamenti chirurgici tramite cui vengono innestate delle viti nelle mascelle, a cui verranno poi ancorati gli impianti fissi.
I fattori che determinano la scelta tra protesi e impianto dentale
La scelta tra protesi e impianti dentali dipende da molti fattori, non sempre dipendenti dalla volontà del paziente. Il prezzo influisce sicuramente, poiché c’è un sostanziale divario di costo tra protesi e impianti dentali. Le prime sono senza dubbio più accessibili, i secondi, data anche la complessità e i tempi d’intervento, restano tutt’ora relativamente meno abbordabili sotto il profilo economico. Sebbene la spesa sia molto spesso un primo deterrente per dirottare la decisione del soggetto, capita di frequente che intervengano anche altre condizioni concomitanti. Non sempre infatti lo stato fisiologico della persona consente di adottare la soluzione chirurgica, e ci si trova costretti ad adottare un presidio removibile come piano alternativo.
Uno degli elementi fondamentali che influiscono nella scelta tra protesi e impianti dentali è la consistenza ossea di mascelle, mandibole, arcate e tessuti. L’innesto di viti per osteointegrazione, presume che vi sia sufficiente materiale per garantire solidità e durevolezza. In mancanza dei presupposti essenziali è inutile prendere in considerazione la via chirurgica, per non incorrere in seri problemi a breve e medio termine. Ecco che vengono adottati i ponti, quando a mancare sono soltanto pochi denti, o le dentiere, quando sono assenti numerosi elementi dentali o addirittura tutti. Queste ultime poi prevedono anche la variante “senza palato”, che prevede superfici elastiche in resina, che simulano il palato e le gengive, così da avere maggiore aderenza.
Pulizia, adesivi e ribasatura delle protesi dentali rimovibili
Nel caso in cui non vi siano particolari restrizioni o limiti, capita che sia il paziente stesso a esprimere le proprie preferenze tra protesi e impianti dentali. Questo però sempre dopo che il dentista ha illustrato al soggetto tutte le possibili soluzioni, i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna di esse. Nel caso di dentiere e ponti, quindi presidi odontoiatrici removibili, la comodità sta nella facilità di pulizia e di manutenzione delle strutture artificiali, oltre che nell’economicità. Si consiglia ad esempio di rimuovere la protesi durante la notte, per non agevolare la formazione di infiammazioni alle mucose e per ridurre la pressione a carico delle superfici in aderenza.
Non è sempre obbligatorio o necessario utilizzare un adesivo per dentiere, tuttavia nell’ottica di rendere la protesi più salda, e di evitare continue abrasioni e sfregamenti, è consigliabile. Con il passare del tempo qualunque dentiera diventa meno stabile, e non solo perché la struttura si può deformare, ma perché si modifica la superficie interna della bocca. Le ossa si assottigliano, i tessuti si consumano, così che negli anni si può avere la sensazione di indossare una dentiera estranea che non sia adatta più alla conformazione palatale del paziente. In questo caso è necessario effettuare la "ribasatura", vale a dire una sorta di “restyling” della protesi, per riportarla in condizioni di efficienza e stabilità ottimali.
Impianti dentali all on four e Toronto bridgle
Per scongiurare il disagi come la ribasatura, e liberarsi dal pensiero di dover togliere e rimettere la dentiera, la scelta tra protesi e impianti dentali vira decisamente verso la seconda opzione. Scontato ribadire che i costi sono superiori, e che i tempi, la complessità dell’intervento e il fastidio del paziente sono nettamente superiori alla modalità removibile. I vantaggi però sono nella durevolezza, nella sicurezza di avere denti come nuovi, e nel non dover incorrere in disturbi come infiammazioni da sfregamento meccanico o candidosi. Non servono adesivi, non ci si deve più limitare nel mangiare, e con l’implantologia si facilità notevolmente il ripristino delle funzioni masticatorie, respiratorie e fonatorie del paziente.
Decidere fra protesi e impianti dentali diventa a questo punto una pura questione medica, vale a dire stabilire se il soggetto ha i requisiti clinici per sostenere l’intervento e per garantire la durata dell’innesto. Di norma le viti di ancoraggio vanno da 4 a 8, come ad esempio nella soluzione all on four, con soli 4 punti di aggancio e minore disagio operatorio. Con soli due punti di fissaggio, anteriori e posteriori, rispettivamente sopra e sotto, si assicura l’impianto in modo stabile e permanente. Un altro ostacolo all’installazione dell’impianto dentale può essere la recessione gengivale a causa del riassorbimento osseo. In questa circostanza si può ricorrere al Toronto Bridge, che permette di ricreare una gengiva artificiale.
L'igiene orale con impianti dentali e protesi
Per ultima ma non ultima vi è la questione dell’igiene orale quotidiana, un ulteriore fattore che separa protesi e impianti dentali. È facile intuire che le dentiere, i ponti e in generale le soluzioni mobili, siano più facili da pulire e da mantenere in condizioni di maggiore sanificazione. È più semplice evitare la proliferazione dei batteri, le formazioni fungine, ecc. Con gli innesti permanenti la faccenda si complica, e bisogna ricordarsi di tenere un’igiene scrupolosa e profonda. Come vi è differenza tra igiene orale domiciliare e pulizia dei denti professionale, anche qui nulla eguaglia la prestazione odontoiatrica di manutenzione periodica dell’impianto.
Diventa quindi indispensabile ricorrere più frequentemente a sedute di pulizia profonda dal dentista, per non incorrere in problemi quali infezioni batteriche e alitosi. Per ogni dubbio su protesi e impianti dentali conviene sempre rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia, per capire quale sia la strada più indicata alle proprie condizioni ed esigenze. In mancanza di un professionista noto a cui affidarsi, una buona strategia può essere quella di sentire più medici, in modo da capire se effettivamente le possibilità illustrate sono quelle più valide o le uniche strade percorribili.