Consigli e tecniche per impronte dentali precise e perfette e alternative odontoiatriche digitali che evitano ai pazienti fastidio, disagi e ansia.
Quando dobbiamo sottoporci a interventi odontoiatrici utili alla realizzazione di una corona, di un ponte, un apparecchio o una dentiera, spesso possiamo temere quel momento in cui il dentista dovrà prendere le impronte. Pur trattandosi di una operazione indolore, è una condizione che può generare stress. La causa è spesso dovuta, alla sensazione di disagio creata dall’introduzione all’interno della bocca del supporto metallico che contiene la pasta modellante, che può causare in alcuni casi nausea – con veri e propri conati – e una percezione come di soffocamento.
É di estrema importanza la manualità di esecuzione di questa operazione da parte del professionista a cui ci rivolgiamo, l’impiego di materiali di buona composizione e risulta anche utile tenere a mente alcuni piccoli consigli per riuscire ad evitare il disturbo e i disagi che ne derivano. E in caso la tecnica tradizionale risultasse tuttavia estremamente fastidiosa, è utile sapere che esiste anche una variante digitale che può apportare notevoli benefici specialmente nei pazienti affetti da disturbi invalidanti come l’emetofobia (la paura del vomito) l’iperreflessia (l’accentuazione dei riflessi muscolo tendinei) e in tutti i soggetti più sensibili come i bambini.
Come si esegue una impronta dentale tradizionale
L’impronta dentale è un calco di entrambe le arcate dei denti che permette di ricavare un modello, una riproduzione fedele – solitamente in gesso – che verrà impiegato dal laboratorio, per realizzare protesi e apparecchi ortodontici su misura e di bite utili per respirare meglio durante il riposo.
Prima di eseguire questa operazione è utile accertare lo stato di salute di denti e gengive mediante alcuni esami radiologici che escludano particolari problematiche.
Per realizzare il calco – secondo il metodo classico – il dentista utilizza un supporto – detto cucchiaio da impronta – riempito di uno speciale materiale in pasta morbida che avvolge completamente la dentatura e le gengive prendendone la forma. La pasta più indicata ed impiegata è l’alginato – di colore rosa – che indurisce rapidamente. A volte viene utilizzato anche il silicone, dalla resa più precisa ma con tempi e costi maggiori. Per permettere il corretto indurimento della pasta, solitamente occorrono da 1 a 8 minuti al massimo.
In alcuni casi, se la protesi che si deve realizzare necessita di una elevata precisione in relazione ad una attenta cura estetica, il dentista prenderà anche una seconda impronta, utilizzando una pasta più morbida. Pur trattandosi di una operazione rapida e indolore, è fondamentale che venga eseguita con attenzione, delicatezza e cura affinché si possano realizzare protesi che siano prive di difetti e che nel lungo tempo non creino problemi alle gengive o possano causare malattie parodontali.
Allo scadere del tempo necessario all'indurimento della pasta, il dentista verifica scrupolosamente la buona riuscita e in caso dovesse trovare alcune imperfezioni, ripete l’operazione fino al risultato ottimale. Solitamente quando ci si affida a mani esperte e a studi professionali affidabili, si tratta di operazioni ben fatte che escludono spiacevoli sorprese.
Gestire i piccoli disagi
Pur essendo minimo il tempo di attesa per permettere alla pasta di indurirsi, capita sovente che alcuni pazienti provino fastidio durante questi minuti in cui, è opportuno tenere la bocca forzatamente semi aperta e con al suo interno il supporto metallico riempito di pasta. Oltre a favorire una spiacevole condizione di ansia - nei soggetti più sensibili, in special modo coloro che soffrono di problematiche legate al reflusso gastrico e anche nei bambini - alcune persone possono arrivare ad avere conati di vomito, a seguito della normale fuoriuscita di piccole porzioni di pasta dal cucchiaio, durante l’indurimento.
Poiché ciascuno conosce meglio di altri le proprie reazioni, è utile farlo presente preventivamente e prontamente al proprio dentista in modo che intervenga nel miglior modo possibile.
Risulta indicato respirare con molta lentezza con il naso, evitare di tenere la testa troppo inclinata indietro preferendo sicuramente una posizione seduta rialzata con la testa in avanti e cercare di portare l’attenzione su altro, magari giocherellando con un anello o accarezzandosi le mani o effettuando piccoli movimenti che permettano di distrarsi e di lasciar scorrere più serenamente il tempo di attesa. Nei casi meno gestibili, può risultare anche utile l’assunzione di farmaci antiemetici prima della seduta.
Se si soffre di raffreddore o di rinite allergica e si è nel momento di maggiore concentrazione stagionale, è preferibile rimandare l’appuntamento. Anche la presenza di herpes labiale o piccole ferite alla bocca possono arrecare ulteriore disagio, pertanto sarà meglio attendere che siano completamente guarite per non rischiare ulteriori fastidi. Infine può essere di sollievo anche odorare poco prima della seduta, un olio essenziale dalle proprietà calmanti e meglio ancora se balsamico, in modo da permettere una maggiore facilità di respirazione.
Impronte senza fastidi grazie alla odontoiatria digitale
Il sempre maggiore impiego della tecnologia in tutti i campi della cura medicale, è stato introdotto ovviamente anche in odontoiatria e prevede in questo specifico caso, la possibilità, di evitare lo stress e agevolare i pazienti affetti in particolar modo da emetofobia – la paura del vomito – grazie al rilievo di impronte dentali eseguito con l'utilizzo di uno scanner intraorale.
Uno strumento o meglio un dispositivo elettromedicale dotato di un lettore ottico in grado di creare una immagine in 3D dell’arcata dentale completa. Il modello virtuale nel formato di un file è subito pronto per essere inviato al laboratorio odontotecnico. Il paziente può inoltre vedere direttamente e in tempo reale sullo schermo del pc presente nello studio, il risultato che lo specialista ottiene facendo scorrere lo scanner –un manipolo simile ad una penna – sulle arcate dentali per un brevissimo tempo pari a 1-2 minuti.
In questo modo l’invasività dell’operazione è completamente ridotta non dovendo introdurre corpi estranei all’interno della bocca ed è quindi in grado di evitare le problematiche relative al senso di soffocamento e allo stimolo di nausea. Essendo inoltre una strumentazione altamente sofisticata, è garantita la riduzione dell’eventualità di errore che permetterà la realizzazione di una protesi o di un apparecchio ortodontico di elevata qualità. Anche il numero di appuntamenti necessari per la calibratura e la realizzazione del manufatto saranno notevolmente ridotti.
Con l’impiego della tecnica di odontoiatria digitale e dello scanner intraorale che rileva le impronte dentali, il paziente più esigente e con una maggiore sensibilità, si sentirà maggiormente rassicurato. Sarà ben disposto a sottoporsi alla serie di interventi che il dentista dovrà eseguire, senza il rischio di dover rinunciare alle cure e al miglioramento estetico, favorendo le migliori condizioni di salute al cavo orale. I bambini, inoltre, vivranno questa esperienza senza traumi e paura di avvertire nessun tipo di dolore, come fosse un piacevole e divertente gioco. Occorre sempre accertarsi opportunamente che lo specialista al quale ci si affida, disponga anche di queste strumentazioni.
I costi per le impronte sia che si tratti di tecnica tradizionale che di tecnica digitale variano a seconda della complessità dei lavori che si dovranno effettuare anche se per la salute è sempre meglio optare per ciò che ci consente di stare bene e di vivere al meglio ogni situazione, riducendo al minimo ulteriori problematiche, eventuali e spiacevoli complicazioni e disagi. Ricordiamo infine che per un sorriso sano è preferibile affidarsi sempre a mani esperte, competenti e a studi che dispongano non solo di apparecchiature avanzate tecnologicamente, ma soprattutto di strumenti affidabili e correttamente sterilizzati che evitino ogni rischio biologico.