Filo interdentale: perché è importante per prevenire la carie e altre problematiche, quale scegliere, come e quando usarlo e l’alternativa eco-friendly.
Usare correttamente il filo interdentale può prevenire la carie e migliorare lo stato di salute. Oltre al regolare utilizzo di dentifricio e spazzolino, nella pratica quotidiana, è vivamente consigliato utilizzare il filo interdentale che permette di raggiungere angoli e spazi più nascosti, per rimuovere piccoli residui di cibo, zuccheri e placca batterica, favorendo una corretta igiene del cavo orale.
Vediamo innanzitutto di cosa è composto: è un insieme di filamenti in plastica – solitamente in nylon, polietilene, teflon – oppure in seta. Si trovano in commercio piccoli contenitori da 10 a 50 metri di filo. Ne esistono di diversi tipi e spessori. Quest’ultima caratteristica ha la sua importanza. La scelta di usare un filo più o meno spesso, dipende dallo spazio presente tra i denti. Un filo più sottile, permette di rimuovere anche quei frammenti di cibo più piccoli, come i semini, laddove un filo di dimensioni più corpose potrebbe non arrivare.
Può essere cerato, non cerato, aromatizzato e arricchito di fluoro, a volte anche con l’aggiunta di aromi come la menta piperita. É importante usarlo correttamente, poiché anche un uso improprio potrebbe infiammare le gengive, creare sanguinamento eccessivo e rottura di capillari che possono dare seri problemi ed emorragie.
Si può usare in alternativa anche lo scovolino, in particolar modo maggiormente adatto per agire in spazi interdentali più ampi che renderebbero inefficace l’azione con il filo. Ideale per le situazioni in cui le gengive si sono ritirate naturalmente creando distanze maggiori fra i denti.
Gli scovolini si trovano in diverse dimensioni – in larghezza e in lunghezza – per potersi adattare al meglio alla conformazione del cavo orale, evitando di creare danni gengivali. Si utilizzano senza impiego di dentifricio che potrebbe risultare parecchio abrasivo. Si possono sciacquare e riutilizzare nuovamente avendo cura di cambiarli almeno dopo circa una decina di giorni di utilizzo.
COME USARE CORRETTAMENTE IL FILO INTERDENTALE
Il contenitore che racchiude il filo, è corredato di un piccolo taglierino. Si estrae una porzione di circa 40-50 cm e la si avvolge sul dito medio di entrambe le mani. Poi, tenendo il filo teso con il pollice della mano sinistra e l’indice della mano destra, si procede a portarlo all’interno del cavo orale. L’indice resta posizionato dietro gli incisivi. Facendo scivolare delicatamente il filo in mezzo ai denti, si procede dal basso verso l’alto, esercitando una lieve pressione verso un dente, non verso la gengiva – si pulirà prima la parete di un dente, poi quella del dente vicino. E così si continua per tutta l’arcata superiore.
È consigliabile utilizzare solo una piccola parte di filo per la pulizia di ogni coppia di denti in modo da non trasportare la placca appena rimossa ai successivi. Si fa quindi avanzare il filo della porzione pulita, per procedere con le successive operazioni.
Per l’arcata inferiore si tende il filo con entrambi gli indici, ripetendo il medesimo movimento impiegato per la parte superiore, con la differenza che in questo caso si entrerà anche nella zona sottogengivale di ogni coppia di denti.
L’IMPORTANZA DEL FILO INTERDENTALE PER IL BENESSERE E LA SALUTE
Usare regolarmente il filo interdentale, unitamente a un’appropriata pulizia dei denti oltre a prevenire la carie, le malattie gengivali, la formazione di tartaro e l’alitosi, riduce anche l’insorgere di diverse patologie croniche che comprendono anche le malattie a carico del cuore.
Le diete alimentari ricche di zuccheri, il consumo di alcol e tabacco possono infatti aumentare il rischio di alcune patologie anche in soggetti poco predisposti. Avere buona cura del cavo orale e della salute dentale può diminuire i fattori di rischio e migliorare la condizione di benessere generale.
Viene consigliato di usare il filo interdentale con abitudine la sera, prima di dormire e durante il giorno dopo un pasto o dopo aver mangiato qualcosa. É preferibile fare questa operazione prima di procedere con la spazzolatura dei denti, in modo da consentire una migliore resa del fluoro contenuto nel dentifricio che in questo modo potrà raggiungere meglio anche quegli spazi in cui si erano annidati residui di cibo, rimossi con il filo.
ABITUARE I BAMBINI AD USARE IL FILO INTERDENTALE
È consigliabile abituare i bambini all’impiego del filo interdentale già dalla tenera età. I denti da latte sono più facilmente predisposti alla carie che - per la conformazione dei denti - può raggiungere in profondità la polpa. L’applicazione inizialmente può essere fatta dai genitori, abituandoli a questa corretta pratica che li aiuta a crescere più sani. Intorno ai 10 anni insegnando loro come farla in autonomia, potranno avere una maggiore consapevolezza dell’importanza di avere cura del cavo orale, utile anche a favorire relazioni migliori con i loro coetanei, non trovandosi a dover gestire problematiche di inadeguatezza dovute a un alito sgradevole o alla paura di sorridere.
Riduce inoltre la necessità di recarsi dal dentista per curare un problema dentale in fase avanzata, pur mantenendo una periodica abitudine di sottoporsi ad accurate visite di controllo.
Potrebbe essere anche indicato l’impiego di archetti o di scovolini, in quanto più facili da usare. Si possono trovare in commercio anche con colori e forme di animali o personaggi più graditi e piacevoli per i bambini,in modo da aiutarli a familiarizzare con questi piccoli strumenti come se fossero dei giochi, trasmettendogli l’importanza del loro impiego, in modo divertente.
APPARECCHI ORTODONTICI E ALTRI CASI IN CUI USARE IL FILO INTERDENTALE
Bambini, adolescenti e spesso anche adulti che portano apparecchi ortodontici per correggere problematiche dentali - le cosiddette “macchinette per i denti” - sono soggetti - oltre che alla formazione di placca e tartaro – anche alla presenza di fili, elementi metallici, viti che facilitano maggiormente l’accumulo di residui di cibo, pertanto una pulizia accurata è davvero fondamentale.
Un altra situazione da tenere in considerazione è il periodo della gravidanza, in cui il livello ormonale aumenta. Questo comporta una maggiore presenza di flora batterica all’interno del cavo orale che favorisce la parodontite gravidica. Per questo motivo si rende fondamentale l’impiego del filo interdentale.
Discorso simile, infine, per quanto riguarda gli anziani che sono predisposti a una naturale recessione gengivale. Ritirandosi con il tempo le gengive, la bocca resta sempre più esposta alla formazione di carie che intaccano le radici dei denti.
Va tenuto conto in tutti i casi di ricordarsi che un uso scorretto del filo può portare danni ai tessuti, lesioni a denti e gengive e che poiché la composizione dentaria è differente da soggetto a soggetto, specialmente in presenza di ponti o apparecchi ortodontici, occorre valutare di scegliere il filo dello spessore più indicato. Per questo motivo, è sempre opportuno rivolgersi al proprio igienista o dentista di fiducia per richiedere informazioni.
FILO INTERDENTALE ALTERNATIVO, AMICO DELLA NATURA
Anche per chi abbraccia la filosofia del rispetto della natura, dell’eticità o sceglie una alimentazione particolare e attenta come quella vegana, per scelte personali o dettate da altre esigenze, attualmente si trovano in vendita anche valide alternative naturali.
Si tratta di fili privi di plastica o seta, rivestiti con cere ricavate dalla crusca di riso contenenti oli essenziali. Sono inoltre prodotti completamente biodegradabili.
Un giusto compromesso per non precludersi la possibilità di prendersi cura del proprio benessere e della propria salute con un occhio di riguardo anche alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda.