Termini come dentista, odontoiatra e odontotecnico ancora oggi generano confusione in molte persone, oltre che per le assonanze anche perché le professioni si incrociano di continuo.
Dentista e odontoiatra, c'è differenza?
È bene fare chiarezza tra le figure di dentista, odontoiatra e odontotecnico, non solo per una questione di conoscenza ma anche per evitare l’errore di rivolgersi a professionisti non qualificati. Entrando nel merito del discorso ci si chiede spesso quale sia la differenza tra dentista e odontoiatra, le due parole che più di frequente vengono utilizzate per identificare lo stesso mestiere. In questo caso non vi è alcun errore nel chiamare il proprio dottore in entrambi i modi, poiché sono sinonimi.
Dentista infatti non è altro che l’accezione più familiare e comune per indicare l’odontoiatra, tuttavia occorre fare ugualmente delle precisazioni. L’odontoiatra è praticamente un medico e tale titolo viene dato esclusivamente a chi a conseguito una Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria. Il corso di studi in questione è stato istituito a partire dal 1980, e dà l’accesso all’iscrizione dell’albo di riferimento. Prima che questa laura fosse istituita occorreva che i laureati in Medicina e Chirurgia ottenessero la specializzazione in Odontostomatologia, per poter quindi essere abilitati alla professione. In sintesi la confusione tra dentista e odontoiatra e puramente semantica, ma sotto il profilo legale, sanitario, amministrativo e pratico non causa alcun problema di sorta.
Aree di specializzazione dell'odontoiatria
L’odontoiatria a sua volta può suddividersi nelle seguenti aree:
• Chirurgia odontoiatrica. Riguarda operazioni più o meno invasive come impianti dentali, sostituzioni di denti mancanti, reimpianti, autotrapianti, ecc.
• Parodontologia. Consiste nella diagnosi e nella cura delle strutture e dei tessuti di sostegno dei denti (parodonto).
• Conservativa. Segmento mirato al mantenimento degli elementi dentari naturali o alla loro ricostruzione in seguito a danni di vario genere (erosioni, traumi, fratture, patologie). Lo scopo è ripristinare la funzionalità e l’estetica dei denti.
• Ortognatodonzia. È la divisione dell’odontoiatria che cura le malocclusioni, i disallineamenti e le difformità dell’articolazione temporo-mandibolare con l’applicazione di apparecchi fissi o mobili.
• Riabilitazione protesica. Si occupa della sostituzione, adattamento o restauro di denti mancanti o delle protesi dentarie compromesse.
• Endodonzia. Branca che attiene ai tessuti interni del dente e si occupa ad esempio di carie radicolari, devitalizzazioni o trattamenti canalari.
La figura dell'ondotecnico
Diverso è il caso in cui invece vengono assimilati come identici i termini dentista, odontoiatra e odontotecnico. Quest’ultima è una figura professionale legata comunque al campo della salute orale ma che si discosta molto dalla disciplina medica e clinica. L’odontotecnico è in buona sostanza un artigiano specializzato nella fabbricazione e adattamento delle protesi dentarie. Per esercitare il mestiere non serve una laura ma bisogna frequentare lo specifico corso di studi della durata di 5 anni, come per le scuole superiori. L’odontotecnico sviluppa i concept di implantologia nel proprio laboratorio, creando manufatti su misura del paziente e su indicazione dell’odontoiatra. Il suo ruolo quindi è molto diverso da quello del dentista, in quanto non è autorizzato a “mettere le mani in bocca” al paziente, se non per verifiche di colore/misura delle protesi e sotto supervisione del medico. L’odontotecnico inoltre non può:
• Operare
• Curare
• Estrarre denti
• Eseguire radiografie
• Visitare
• Prescrivere farmaci
Esercizio abusivo della professione medica
L’equivoco tra dentista, odontoiatra e odontotecnico nasce in quanto non di rado l’ultimo esercita anche la professione medica “abusivamente”. Ciò compromette la qualità della prestazione e cosa ancora più importante la salute del paziente. Stando ad alcune inchieste e indagini effettuate in partnership con l’Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), tante persone si rivolgono agli odontotecnici pur sapendo che non si tratta di “veri e propri” odontoiatri. Si entra qui nel territorio delle cosiddette attività in nero o del lavoro sommerso, per cui i pazienti non guardano tanto alla professionalità del dottore quanto alle condizioni economiche più favorevoli. Va da se che un odontotecnico che esercita abusivamente la professione di dentista è passibile di reato, ma lo è anche chi vi si rivolge con la consapevolezza e quindi la complicità del reato.
Campi di competenza di odontoiatra e odontotecnico
Nel caos tra dentista, odontoiatra e odontotecnico bisogna sempre ricordare che le tre, o meglio “due” figure nella pratica lavorano fianco a fianco e collaborano in maniera molto stretta. Il dentista si occupa di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie di bocca e denti, mentre l’odontotecnico è colui che produce materialmente gli elementi dentari artificiali (ponti fissi o mobili, protesi definitive o rimovibili, corone, ecc). La distinzione tra i ruoli non è assolutamente un modo per sminuire l’uno o elevare l’altro, si tratta di un mero chiarimento ai fini della corretta erogazione della prestazione medica. L’odontotecnico pur non essendo un “medico” nel vero senso della parola è in ogni caso un professionista qualificato che si avvale di tecnologie sofisticate, supportate ovviamente dalla propria competenza personale. Tra gli strumenti in oggetto vi sono:
• Saldatrici
• Forni elettrici
• Parallelometri
• Trapani
• Fonditrici elettorniche
• Articolatori (che simulano il movimento della bocca)
• Software e apparecchiature digitali per la progettazione grafica
Iter procedurale per la realizzazione degli impianti dentali
Il normale iter con cui collaborano dentista/ odontoiatra e odontotecnico è il seguente: il dentista effettua la seduta preliminare con il paziente svolgendo la diagnosi. Una volta individuato il problema e deciso il percorso terapeutico da adottare vengono comunicati i dati specifici all’odontotecnico per la realizzazione della protesi. Le informazioni di base che l’odontoiatra trasmette sono principalmente:
• Tipologia di protesi
• Impronte dentali
• Materiale o materiali con cui deve essere fabbricato l’impianto dentale
• Dettagli utili per la corretta realizzazione del manufatto (colorazione, misure, ecc)
Prima dell’innesto dell’impianto dentale le superfici interessante vengono trattate adeguatamente per poter accogliere l’innesto artificiale. Terminata la fase di preparazione e ultimato lo sviluppo della protesi si effettuano una o più sedute per verificare la compatibilità dell’impianto. Qualora vi siano modifiche fare in sostanza si ripete il medesimo procedimento fino all’ottenimento del risultato desiderato. Di frequente l’odontotecnico può essere presente durante le visite di controllo per registrare le informazioni relative alle variazioni da apportare alle protesi.
L'igienista dentale, ruolo e mansioni
Altra figura ancora è infine quella dell’igienista dentale, che rispetto al semplice assistente alla poltrona odontoiatrica può ancora essere confuso con il dentista. L’igienista dentale è una figura abilitata a svolgere la professione autonomamente dopo aver conseguito un diploma di laurea triennale e in buona sostanza si occupa di:
• Lucidatura o polishing di impianti dentali, restauri conservativi e protesi
• Curettage (pulizia profonda delle tasche gengivali)
• Infomazione al paziente sulle metodiche di prevenzione dentale e di corretta igiene orale domiciliare
• Rimozione manuale o meccanica di placca e tartaro (pulizia dei denti, detartrasi)
• Lucidatura o polishing delle superfici dentali
• Prescrizione di prodotti non farmacologici (collutori, dentifrici, spazzolini, probiotici riequilibranti della flora batterica orale)
• Profilassi del cavo orale (applicazione di agenti riminerealizzanti, fluoroprofilassi, gel desinsibilizzante)
• Levigatura radicolare (scaling and root planning)