COME SCEGLIERE IL DENTISTA

Ci si è finalmente decisi a prendersi cura della propria igiene orale, la domanda è come scegliere il dentista bravo, competente, affidabile, onesto, in sintesi quello giusto? 

Per l’utente medio la cosa non è certo semplice, poiché bisogna prendere in considerazione diversi aspetti, in primo luogo quello qualitativo, e non per ultimo quello economico. Ecco alcune regole fondamentali e suggerimenti utili per scegliere il dentista più indicato alle proprie esigenze:

Verificare le credenziali del dentista. Non basta che ci sia la targa fuori dalla porta o che la struttura sia apparentemente in regola, i falsi professionisti, ciarlatani ed operatori improvvisati sono più di quanti si creda. Prima di cominciare qualunque tipo di trattamento è buona regola accertarsi sull’identità e sulle qualifiche della persona che indossa il camice. Indispensabile quindi l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri e all’Ordine dei Medici. È in cantiere la creazione di una app scaricabile dal portale ufficiale del Coordinamento Albi Odontoiatri, in grado di effettuare un rapido riscontro tramite il proprio Smartphone.

Diffidare di chi offre prime visite gratuite. Un buon modo per scegliere il dentista è imparare a cogliere alcuni segnali, uno di questi è l’utilizzo di puerili strategie di marketing al solo scopo di conquistare nuovi clienti. Il primo incontro con l’odontoiatra è molto importante, serve a conoscersi ed ha lo scopo di svolgere una diagnostica sommaria sullo stato della bocca e dei denti. Esige l’uso degli strumenti giusti e deve avere una durata ragionevole per essere svolta con accuratezza. Una seduta di controllo completa ha inevitabilmente dei costi, quantificabili non solo con le attrezzature impegnate ma anche con il tempo speso dal dottore. Nella maggior parte dei casi le visite gratis sono un semplice specchietto per le allodole, per “vendere” altre eventuali cure più specifiche.

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Igiene e pulizia innanzi tutto. Uno studio dentistico che si rispetti deve seguire scrupolosamente rigidi criteri di sanificazione degli ambienti e sterilizzazione di tutte le apparecchiature. Appare quindi evidente come ogni dettaglio debba essere tenuto in perfetto ordine, dando la percezione di uno spazio salubre e totalmente sicuro per il paziente.

Non risparmiare le domande. Rivolgere qualunque quesito venga in mente è essenziale non solo per sciogliere eventuali dubbi ma anche per aiutare scegliere il dentista. Un buon professionista deve essere sempre disponibile nei confronti delle persone, cercando di fornire risposte che siano il più possibile chiare e comprensibili. È importante che l’utente si senta protagonista attivo nel percorso terapeutico, diventando totalmente consapevole di ciò che accade, dei rischi, dei vantaggi, delle possibili implicazioni o eventuali alternative. Solo in questo modo si crea un rapporto produttivo e collaborativo tra medico e paziente, con effetti positivi anche sull’efficacia delle cure.

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Un bravo professionista deve conoscere a fondo i propri pazienti. Un altro indice rivelatore per scegliere il dentista è misurare il grado di interesse del medico. Quest’ultimo deve mostrare completa attenzione nei confronti dei nuovi clienti, informandosi approfonditamente sulla loro storia odontoiatrica e medica. All’inizio di qualsiasi terapia occorre sapere quali e quanti farmaci il paziente assume, se ci sono patologie in corso, oltre a pretendere analisi cliniche recenti per controllare lo stato di salute generale.

Guardare il sorriso del dentista. Il vecchio adagio “il calzolaio va in giro con le scarpe rotte” non vale assolutamente nel campo odontoiatrico. Un dentista che si presenti con denti poco curati, ingialliti e con un sorriso sgradevole, non è sicuramente un buon biglietto da visita. Per questo motivo è bene prestare attenzione a quanta attenzione il professionista abbia per se stesso, per capire se può diventare davvero il proprio dentista di fiducia.
L’importanza della prevenzione. Il compito di un bravo odontoiatra non è solo quello di risolvere un problema quando si presenta, ma di permettere ai pazienti di conservare uno stato di benessere. In quest’ottica per scegliere il dentista è fondamentale che egli sia in grado di sviluppare un piano personalizzato di igiene orale quotidiana a lungo termine, con l’obiettivo di allontanare il rischio di eventuali disturbi più importanti.

Preventivi “chiari amicizia lunga”. Nell’ipotesi in cui il paziente debba sottoporsi a trattamenti relativamente lunghi e complessi, il dentista è tenuto a fornire la proiezione dettagliata di tutti i costi che si andranno a sostenere, in modo totalmente trasparente. Non devono esserci voci orientative con possibili oscillazioni di prezzo in base alla difficoltà dell’intervento. Una terapia non può lievitare sensibilmente in corso d’opera, ma deve prendere in considerazione in anticipo tutto ciò che il cliente andrà a spendere. Lo scopo è dare all’utente la facoltà di pianificare e decidere in maniera serena e consapevole.

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Informarsi su tutte le alternative possibili. Che si tratti di otturazioni, devitalizzazioni, cure di una carie o interventi per l’applicazione di impianti, il paziente ha il diritto a conoscere tutte le strade percorribili. Nella protesica in particolare non tutti sanno che esistono soluzioni “additive” e “sottrattive”. Nel primo caso l’impianto viene progettato e innestato sulle strutture dentali naturali, così qualora il soggetto non sia soddisfatto del risultato è sempre possibile rimuoverlo e pensare ad un altro sistema. Nel secondo caso occorre trattare i denti limandoli e adattandoli alla protesi che verrà applicata. Questa procedura è decisamente più invasiva, e in caso di problemi il paziente rimarrà con il moncone lasciato dal dente che è stato arrotondato. Diffidare quindi dei dentisti che propongono esclusivamente soluzioni estreme ed irreversibili, la ragione sta nel voler monetizzare prima, senza intraprendere magari percorsi più lunghi.

Rivolgersi ad un odontoiatra anche per trattamenti di tipo cosmetico. Lo sbiancamento dentale è un tipo di procedura volto a migliorare l’estetica del sorriso, ma che va comunque effettuato da personale qualificato e autorizzato. Non si tratta di andarsi a fare una specie di “lampada solare”, qui si parla di sottoporsi ad un procedimento specifico che fatto in modo scorretto può causare seri danni a denti, gengive e bocca. Meglio quindi scegliere un dentista professionista che sappia consigliare o eventualmente “sconsigliare” il trattamento a soggetti con particolari condizioni patologiche quali ipersensibilità dentinale o gengiviti.

Il “daughter test”. Quando qualcuno decide di migliorare l’estetica o la funzionalità del proprio sorriso, sarebbe buona regola stabilire se “il gioco vale la candela”. Nell’ambiente odontoiatrico si parla appunto di daughter test, vale a dire il medico deve sempre porsi la domanda “permetterei o consiglierei a mia figlia di farlo?”. Questo principio per scegliere il dentista, attiene l’aspetto etico del sanitario, che deve sempre e comunque tutelare prima di ogni altra cosa la salute e la sicurezza dei propri pazienti. Un po’ come accade per i chirurghi plastici che indulgono a qualunque capriccio delle persone, divenendo veri e propri complici di aberrazioni cosmetiche, anche il dentista deve saper dire “forse” o un deciso “no” al momento giusto. I pazienti quasi sempre non sono consapevoli dei potenziali pericoli o dell’invasività di un intervento, e tendono a prendere il tutto molto alla leggera. Sta quindi al dottore esporre con onestà tutti gli scenari e all’occorrenza dissuadere le persone qualora un trattamento sia superfluo, inutile o tropo rischioso in proporzione ai benefici potenziali.